Pesci morti sul bancone in pescheria

Pesci d’allevamento: diventa la loro voce!

L’ultima indagine di Essere Animali mostra ancora una volta l’inadeguatezza della legislazione europea per quanto riguarda il benessere dei pesci d’allevamento. Ancora oggi non solo sono gli animali più macellati, ma anche i meno tutelati al mondo. Firma anche tu la petizione per chiedere alla Commissione europea di garantire la protezione dei pesci!

La Commissione europea è impegnata nella revisione della legislazione sugli animali allevati a fini alimentari. Essere Animali insieme all’organizzazione Compassion in World Farming chiede che la nuova normativa includa anche la tutela dei pesci. “Per i pesci in allevamento – sottolinea Essere Animali – la legislazione comunitaria attuale stabilisce solo alcuni requisiti generici e formulati in maniera tale da rendere spesso le poche disposizioni sul benessere animale difficilmente applicabili.”

La legislazione europea è carente e i pesci, gli animali più macellati al mondo, restano così anche quelli meno tutelati. Questo nonostante la stessa Unione Europea abbia ammesso che questi animali sono in grado di provare dolore, e che l’assenza di regole comporti per loro enormi sofferenze. E che l’attuale normativa UE sul benessere degli animali non tuteli i pesci allevati, lo dimostra una volta di più Essere Animali con le immagini della nuova investigazione in allevamenti di trote, spigole e orate.

Che cosa mostra l’indagine di Essere Animali?

La comunità scientifica considera lo stordimento elettrico prima dell’uccisione un metodo rispettoso del benessere animale. Le immagini mostrano come l’applicazione non corretta dello stordimento provochi sofferenza acuta e prolungata. Gli animali rimangono infatti coscienti e muoiono lentamente di asfissia dopo interminabili minuti di agonia.

Ci sono poi quelli che rimangono schiacciati tra i rulli di acciaio. Quali rulli? Quelli che servono per selezionare i pesci in base alla taglia. Sono numerosi i pesci che muoiono dopo una lunga sofferenza.

Altro dolore si aggiunge poi nelle fasi di preparazione al trasporto. I pesci vengono ammassati in reti o vasche ristrette e costretti a un digiuno che può durare per più giorni. L’utilizzo di reti per il carico e lo scarico può provocare lo schiacciamento di quelli che si trovano nella parte sottostante. Non solo, ma anche abrasioni e lesioni. Anche l’utilizzo delle pompe può causare ferite negli animali.

“Senza drastici miglioramenti alla legislazione europea – denuncia Essere Animali -, i pesci negli allevamenti continueranno a soffrire. Nonostante siano sempre più numerose le prove di questa sofferenza, finora sono state pressoché assenti le iniziative istituzionali per migliorare la tutela del benessere dei pesci negli allevamenti dell’UE.”

Che cosa puoi fare tu per i pesci?

Se ancora non lo hai fatto, firma la petizione per chiedere alla Commissione europea di garantire la protezione dei pesci!

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