Hai 2 buoni motivi per comperare le uova giuste, o per non comperarle affatto. Quali? Continua a leggere e lo scoprirai.
Uova sì, uova no, uova boh? Un bel dilemma. Le uova fanno bene, le uova fanno male. Crude? Cotte? Ne mangi troppe, ne mangi poche. E la salmonella? Un bello stress. Ma, soprattutto, come puoi avere la certezza di mangiare le uova giuste? Esistono poi uova giuste da mangiare?
Qualunque sia il tuo tipo di alimentazione questo articolo fa per te se condividi almeno uno di questi punti
- ti piacciono le uova e vuoi fare la scelta migliore per la tua salute
- non sopporti la violenza contro gli animali e ogni tanto mangi volentieri anche le uova
- cerchi qualche ragione in più per smettere di mangiarle qualunque sia il motivo che ti spinge a farlo
Leggendo questo articolo vedrai come gli allevamenti industriali sono crudeli con gli animali, insostenibili per l’ambiente e pericolosi per la tua salute. E scoprirai che per scoraggiare la produzione intensiva di uova ti basta fare una sola semplice scelta: non comperare quelle uova.
Ne bastano 2 di motivi, o anche uno solo.
Quanto è importante per te la tua salute?
Sapevi che dall’analisi delle uova si può scoprire non solo che cosa mangia la gallina, ma anche il livello di stress a cui è sottoposta? Lo affermano esperti nutrizionisti nel blog Cibo serio.
E sai cosa emerge? Che lo stress che le galline subiscono nei capannoni di allevamento intensivo, ad esempio, porta ad un maggiore rilascio dell’acido arachidonico. Si tratta di una sostanza che fa da precursore a diverse molecole infiammatorie per l’organismo umano. Quindi? Quindi è meno sano mangiare queste uova.
E poi? Poi non bisogna dimenticare quello che succede nella maggior parte degli allevamenti intensivi. E cioè che per evitare malattie agli animali vengono somministrate massicce quantità di antibiotici. Una pratica considerata tra i principali fattori responsabili dell’antibiotico-resistenza.
Solo in Italia ogni anno dal 7 al 10 % dei pazienti va incontro a un’infezione batterica resistente agli antibiotici (fonte AIFA). Quanto di questo può essere ricondotto al cibo? In America il 22% (fonte Center for disease control). Non è poco.
Sappiamo poi che in Italia gli allevamenti intensivi sono la seconda causa della produzione di polveri sottili. Ed è sempre più evidente la relazione tra inquinamento atmosferico e malattie anche mortali (fonte ISPRA). Nel 2013 in Italia sono state registrate ben 91mila morti premature per inquinamento dell’aria (fonte Agenzia europea per l’ambiente).
C’è poco di che stare allegri.
Abusi e crudeltà sugli animali: davvero ti lasciano indifferente?
Probabilmente avrai già visto le immagini di denuncia di Essere Animali. Per produrre uova in quantità industriali le galline sono obbligate a una vita innaturale che le strema. E quando non sono più in grado di produrre uova vengono macellate.
Qualche dato:
- negli allevamenti intensivi le galline vivono al massimo fino a un anno e 9 mesi. Mentre possono raggiungere gli 8 anni di età se lasciate vivere (Essere Animali)
- in un contesto naturale le galline producono meno di 100 uova all’anno. E nelle fabbriche delle uova? 285-300 all’anno (fonte Assoavi – 2018). Tre volte tanto. Può essere naturale per le galline e sano per te tutto questo?
- quanto al famoso spazio per razzolare e deporre uova? Per ogni metro quadro vivono 13 galline se allevate in gabbia, 9 se allevate a terra o all’aperto, 6 nell’intensivo biologico. Folle
Tutto qui? Certo che no. E’ ancora Essere Animali ad accompagnarci in questo viaggio all’inferno. I pulcini maschi sono considerati uno scarto perché non depongono uova e la loro carne non ha valore commerciale. Quindi? Quindi vengono tritati vivi o soffocati appena nati.
Ah c’è poi la questione dei cadaveri e del cannibalismo. Ogni giorno muoiono per stenti decine di galline, spesso lasciate a stretto contatto con gli animali vivi che ne cannibalizzano i cadaveri.
E non è finita. Tra le tante violenze c’è anche anche il debeccaggio: alle galline tagliano il becco quando sono ancora piccole. Perché? Per evitare che strappino a se stesse o alle compagne le penne. Un disturbo comportamentale, la plumofagia, che nasce dalle condizioni di vita stressanti, dal sovraffollamento, dalla cattiva igiene della lettiera e dal limitato movimento.
Nemmeno l’allevamento intensivo biologico sottrae gli animali alle crudeltà. Se da un lato garantisce una alimentazione bio e senza OGM, dall’altro non salva i pulcini maschi da quella orribile morte. Non protegge le galline dalla macellazione e nemmeno dalla pratica del debeccaggio. Lo denuncia ancora una volta Essere Animali.
Puoi davvero umanamente accettare tutto questo?
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Basare l’alimentazione sulle proteine animali ha generato un sistema di produzione che causa sofferenze a milioni di animali. Non solo. Avvelena l’ambiente e ci espone al rischio di malattie anche mortali. E’ arrivato il momento di fare scelte alimentari diverse.
Non è facile abbandonare le abitudini. Ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte a tutto questo. Se non riesci a eliminare le uova dalla tua dieta cerca di ridurne il consumo, e evita quelle provenienti dagli allevamenti intensivi.
Ricorda: se stai dalla parte degli animali, stai sempre dalla tua parte.