Sai perché non ti fanno vedere quello che succede nei macelli? Continua a leggere questo articolo. Sono certa che dopo guarderai con altri occhi i prodotti che nascono dalla crudeltà e dalla violenza contro gli esseri viventi.
Quanta violenza puoi ancora sopportare? Ci sommerge ogni giorno: nei film, nei telefilm, nei programmi, sui social. Una violenza spesso fine a se stessa servita a puntino, disponibile sempre, per tutti. C’è tanto di quel veleno. Nutre i pensieri, nutre le emozioni. E’ quasi impossibile non inciamparci, anche se cerchi altro e non vuoi averci niente a che fare. Sangue, crudeltà, paura, orrore.
E’ lo stesso di cui ti nutri se mangi i prodotti che provengono dagli allevamenti intensivi. Anzi, così ti entra ancora più nelle viscere perché diventa una parte di te. Davvero lo vuoi? Sei ciò che mangi, non dimenticarlo.
Negli allevamenti intensivi gli animali sono costretti a sofferenze e crudeltà di ogni genere, prima di giungere, per chi sopravvive, al macello. I macelli sono luoghi impenetrabili, completamente sottratti alla vista dei consumatori mentre pubblicità ingannevoli portano l’attenzione altrove. Perchè? Che cosa succede davvero dentro un mattatoio? Lo puoi scoprire continuando a leggere questo articolo.
E’ un viaggio che non ti lascerà indifferente. E sono certa che dopo guarderai con altri occhi i prodotti che nascono dalla crudeltà e dalla violenza contro gli esseri viventi.
- Negli abissi dell'inferno: il vero prezzo della carne
- Ecco che cosa rivelano le indagini condotte nei macelli in Italia
- Agnelli e capretti
- Conigli
- Polli
- Maiali
- Mauricio Garcia Pereira: ex dipendente di un macello, ora attivista per i diritti degli animali
- Lascia la crudeltà fuori dal piatto: sei ciò che mangi
Negli abissi dell’inferno: il vero prezzo della carne
Ogni anno in Italia vengono macellati 700 milioni di animali costretti a subire un viaggio terribile verso una fine cruenta, che avviene troppo spesso senza il rispetto delle leggi e con sofferenze indicibili. La negligenza degli operatori, la velocità che impone la catena di montaggio, il pressapochismo, le incorrettezze nelle pratiche di stordimento amplificano il dolore provato dagli animali e ne prolungano spietatamente l’agonia.
I macelli sono strutture dove è difficilissimo entrare e dove gli stessi dipendenti non sono liberi di poter accedere a ogni area. Gli investigatori sotto copertura rischiano tutto in prima persona per svelare e denunciare quello che succede davvero là dentro.
Poi c’è la testimonianza di chi crolla. Perché le atrocità nei macelli sono di una ferocia tale da non essere sopportabili nemmeno sotto l’effetto di alcol e droghe. Proprio così. Lo sapevi che ci sono operatori che si stordiscono con droghe e alcol per riuscire nel lavoro di carnefici?
Ma ora entriamo. Comincia il viaggio.
La sofferenza e il terrore provati da un animale all’interno di un qualunque macello vanno al di là di ogni immaginazione. E sono ancor più intensi quando gli operatori degli allevamenti non rispettano le norme esistenti, ignorando del tutto gli standard già minimi che dovrebbero proteggere gli animali da estremi atti di crudeltà.
Vuoi vedere più da vicino che cosa metti nel piatto?
Le scene viste e riprese all’interno dei macelli sono fra le peggiori che un investigatore possa mai trovarsi di fronte. Lo testimoniano Essere Animali e Animal Equality. Animali lanciati, picchiati, lasciati morire agonizzanti davanti agli altri animali in preda al terrore, soppressi con metodi crudeli, macellati ancora coscienti. Ecco che cosa mangi.
Ma gli occhi degli investigatori di Animal Equality con oltre 12 anni di indagini sotto copertura nei macelli di tutto il mondo, e da 7 anche in Italia, possono condurci ancora più vicino a quell’orrore.
Ecco che cosa rivelano le indagini condotte nei macelli in Italia
Agnelli e capretti
Le immagini mostrano agnelli uccisi completamente coscienti di fronte ai compagni ancora vivi che disperati tentano di fuggire. Sono stati filmati operatori che dopo aver inciso le zampe degli animali inseriscono la pistola di un compressore tra la pelle e la carne per soffiare aria compressa, e separare così la pelle dai muscoli. Avviene quando gli animali, appesi alla catena di montaggio, sono ancora del tutto coscienti. Il dolore è inimmaginabile.
Un’altra indagine, oltre alle terribili condizioni di vita cui sono costretti, mostra come nel momento della macellazione gli agnelli, storditi in modo approssimativo attraverso le pinze elettriche, vengono sgozzati mentre sono ancora parzialmente coscienti.
Poi ci sono gli abusi subiti dai capretti e anche per loro la crudeltà di una morte completamente cosciente.
Conigli
La stessa sorte tocca ai conigli. Un video del 2018 mostra come questi fragili animali vengono appesi a testa in giù (una pratica che spesso rompe le ossa delle zampe) e sgozzati mentre sono ancora completamente coscienti… per poi essere lasciati morire per dissanguamento.
Un altro filmato scioccante mostra quello che succede all’interno di un macello di bovini. Ancora una volta le immagini mostrano i maltrattamenti a cui sono sottoposti gli animali prima dello stordimento e della macellazione, che spesso avviene quando sono ancora coscienti. Colpi in testa, calci, abusi veri e propri sono la normalità che questi animali sono costretti a subire, anche nei corridoi che li porteranno alla morte.
Polli
Poi ci sono i polli, i più macellati in assoluto: oltre 500 milioni ogni anno solo in Italia.
Arrivati al macello, vengono appesi a testa in giù sui ganci della catena di macellazione. Ma le ossa di questi animali sono tremendamente fragili e capita spesso che vengano spezzate dalla scarsa attenzione degli operatori, causando così immense e inutili sofferenze. Senza contare che, poiché sprovvisti di diaframma, i polli girati a testa in giù faticano a respirare e provano dolori fortissimi.

Maiali
E che dire dei maiali? Nel 2018 Animal Equality ha reso pubblico un filmato sconvolgente, ottenuto all’interno di un macello in Lombardia.
Il video mostra gli ultimi istanti di vita di un maiale che, stordito in modo improprio, riprende i sensi durante la macellazione e tenta la fuga con la gola tagliata. Le immagini mostrano chiaramente come gli operatori fossero totalmente incuranti del destino di questo maiale abbandonato agonizzante sul pavimento del macello per interi, infiniti minuti prima di morire.
E ancora, nel 2019 un’ultima sconvolgente inchiesta sempre all’interno di un macello di maiali. Sai che cosa si vede nelle immagini? Arrivati al macello vengono forzati dagli operatori all’interno della camera di stordimento attraverso potenti scosse elettriche. I pungoli elettrici vengono utilizzati impropriamente, spesso anche sul muso. Un sistema tra l’altro inefficace perché si vedono molti animali appesi a testa in giù uccisi brutalmente mentre sono ancora coscienti.
Sempre ancora coscienti, il mantra dell’inferno.
Queste sono le testimonianze degli investigatori, ma c’è anche la testimonianza di Mauricio.
Chi è Mauricio?
Mauricio Garcia Pereira: ex dipendente di un macello, ora attivista per i diritti degli animali
Mauricio García Pereira è un ex dipendente di un macello industriale, uno dei più grandi in Francia che ha avuto la forza di denunciare il degrado e la sofferenza psichica dei lavoratori e le violenze indicibili e sistematiche sugli animali nei mattatoi.
Violenze alle quali lui stesso ha assistito. Ha raccontato di aver spesso assunto droga e alcol per resistere al dolore. Una prassi, questa, comune a tutti i dipendenti del macello per poter sopportare l’immensa sofferenza a cui sono quotidianamente esposti.
Mauricio ha lavorato lì per 7 anni. Doveva mantenere la famiglia per questo aveva bisogno di un lavoro sicuro e ben pagato. Ma le atrocità che si consumano nei mattatoi erano diventate per lui insopportabili. Di qui la coraggiosa decisione di registrare con una telecamera nascosta ciò che accadeva davanti ai suoi occhi, e denunciare pubblicamente l’orrore che gli animali vivono nei macelli tra maltrattamenti e abusi.
La sua esperienza, un vero caso mediatico in Francia, è diventata anche un libro: Maltrato animal, sufrimiento umano (Maltrattamento animale, sofferenza umana). Guarda l’intervista di Animal Equality
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Lascia la crudeltà fuori dal piatto: sei ciò che mangi
Per produrre e vendere sempre di più e a prezzi sempre più bassi il business delle fabbriche di animali non guarda in faccia a nessuno: è spietato verso gli animali, ha un impatto ambientale insostenibile e ti espone al rischio di malattie anche mortali.
Pensaci la prossima volta che ti fermi davanti al banco carni. Davvero è questo quello di cui vuoi nutrirti?
E che mangiare carne non solo non sia necessario, ma che non faccia anche un gran che bene alla salute, ormai non è più nemmeno argomento di discussione.
Lo dicono esperti autorevoli, come il Professor Umberto Veronesi:
“La carne non è indispensabile alla nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento: le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. E’ dunque possibile trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi vegetali in modo completo e calibrato.
(…) Esistono poi prove scientifiche che questi alimenti, se consumati in quantità sufficiente, permettono anche di evitare alcune carenze e rinforzano la resistenza contro le malattie infettive. I vegetariani, in genere, hanno non soltanto una vita più lunga dei carnivori, ma evitano malattie croniche invalidanti.” (Corriere della Sera online, 2 luglio 2004)
Esistono alternative vegetali per qualsiasi pietanza, e non c’è bisogno di rinunciare proprio a nulla. Dai negozi specializzati ai supermercati, di prodotti ne trovi sempre di più. Ci sbatti letteralmente contro. Anche nei pub e nei ristoranti, persino nei bar. La rivoluzione green avanza inesorabile perché salva gli animali e il Pianeta, e quindi anche te.
La cucina italiana abbonda di piatti non solo vegetariani ma addirittura vegani. Li puoi facilmente trovare anche sui siti di cucina più tradizionali come lacucinaitaliana.it, gamberorosso.it, cucchiaio.it E’ facile trovare le ricette ed è facile cucinarle. Meglio di così. E poi non dimenticare i piatti a base vegetale delle altre culture.
Oppure puoi curiosare sui siti dedicati come ioscelgoveg.it, ioveg.com, loveveg.com. Oltre a un’infinità di ricette trovi risposte a qualsiasi dubbio e idee semplici su come organizzarti per i pasti durante la giornata. Ci sono poi un’infinità di info e consigli utili per partire alla grande, un passo alla volta. E non mancano i pareri di esperti autorevoli e le testimonianze di persone come te.
E’ vero, cambiare abitudini non è facile. Ma non possiamo più nutrirci di orrore, crudeltà, paura. Ricorda: sei quello che mangi.
Se stai dalla parte degli animali stai dalla tua parte, sempre.
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